Stirpe di Terra – La Selva Armoniosa

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La Casina – Avere Cura – Gli Antenati – Agosto 2023

La Casina 🏡

Avere Cura significa essere Grati

Questa è la “casina” che mia nonna Maria, ha sempre detto essere la “mia casa” fin da che ho ricordi (primi anni 70). La Casina del bisnonno Attilio, di nonno Renato, di papà Graziano e prima ancora….

La Casina

Contadini della pianura bolognese (1750-1950)

PNRR – Restauro e valorizzazione del patrimonio architettonico e paesaggistico rurale – Emilia Romagna

L’architettura rurale si inserisce e si integra con il paesaggio rurale delle regioni e ne costituisce una intima e fondamentale componente; lo stesso paesaggio agrario e pastorale, nelle forme di artificialità o di progettazione proprie della sua tradizione culturale, conserva molteplici esempi di elementi costruiti o manufatti che rientrano nel patrimonio della architettura rurale.
Sono questi i canali, i muri di sostegno, i terrazzamenti, i muri di confine, le opere di tracciamento e confinazione dei campi, i tratturi e la viabilità campestre e analoghi elementi costruiti dall’uomo.
La loro forma strutturale, insieme alle tipologie di conduzione agricola e di presidio del territorio sono considerabili una parte integrante del patrimonio della architettura rurale.

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Cittadini fabbricati e Terreni

BCNC

La distanza delle Tettoie

BENI COMUNI NON CENSIBILI

Definizione di beni comuni non censibili

I beni comuni non censibili rappresentano una proprietà indivisa comune a tutti i condomini che di cui loro non ne sono proprietari. Questa proprietà non produce reddito, può essere utilizzata da chiunque ne abbia titolo ma che rispetti l’obbligo di mantenere i beni agibili agli altri comproprietari. In genere si tratta di androne, scale, locale centrale termica, vano ascensore, centralina elettrica, aree cotilive, ecc..

Perché i beni comuni non sono censibili?

Per comprendere le motivazioni per cui alcuni beni comuni non sono censibili bisogna spiegare il concetto di unità immobiliare.

L’unità immobiliare è composta da tutte le parti di un immobile che possono essere utili ed atte a produrre un reddito proprio. L’unità immobiliare infatti viene utilizzata per il calcolo della rendita catastale, per questo motivo, tutti i beni, per poter essere “censiti”, quindi accatastati come unità immobiliare deve produrre reddito.

Come definito dalla circolare N°2 del 1984, nonostante queste porzioni non debbano essere accatastate devono, in ogni caso, essere rappresentate nell’elaborato planimetrico ed individuate con foglio, particella e subalterno al fine di essere registrati al censuario senza avere però né titolarità né classamento. Per l’inserimento dei dati catastali, l’ Agenzia del Territorio è in possesso di un software, il DOCFA, che attribuirà i riferimenti catastali, mentre  il subalterno dei beni comuni non censibili  è lasciato alla discrezionalità di chi presenta l’accatastamento ma suggerisce di attribuire a tutte le porzioni comuni non censibili godute da uno stesso insieme di unità immobiliari lo sesso subalterno anche se non continue.

In sintesi i beni comuni non censibili ( anche definiti BCNC) sono porzioni che non hanno propria autonomia e capacità reddituale e possono essere comuni a tutte o ad alcune unità immobiliari per destinazione o perché sono caratterizzate da utilizzazione indivisa.

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La distanza tra i confini

La distanza delle Tettoie

Erba della pampa, la pannocchia della nonna, retro della casina

Avere Cura significa essere Grati

La Cura della Chioccia per i suoi pulcini


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