Alluvione ER – 16/17 Maggio 2023 – Bologna

Alluvione Emilia Romagna

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Alluvione ER – 16/17 Maggio 2023 – Bologna

Oltre agli organismi competenti di Stato, (Pompieri, Polizia, Protezione Civile ecc) bisogna ringraziare… l’Emilia Romagna è Terra Agricola generosa, Imprese private che con i loro mezzi stanno aiutando nel possibile gli enti comunali/regionali a risollevarsi da una catastrofe (certamente “annunciata”) e allo stesso tempo di proporzioni ingestibili….un segno che rimarrà per il prossimo secolo…

Interventi di salvaguardia sono possibili e necessari; un dovere.

Acqua come riferimento per l’Architettura

#alluvioni #esondazioni #inondazioni

Vasche di Laminazione

Fosso Madonna dei Prati

Impresa Agricola di famiglia

Fossi e pertinenze

Raccolta Fondi per emergenza Alluvione in Emilia Romagna

L’acqua è bene comune, elemento essenziale dell’habitat e dell’abitare, riferimento per l’antropizzazione, è condizione per la nascita e lo sviluppo delle città. Attraversa tutte le geografie, nel tempo ha tracciato la storia, la cultura, lo sviluppo dei luoghi. L’acquedotto romano, matrice dell’infrastruttura in rete, replicato, nel tempo, in modelli via via sempre più tecnologicamente raffinati, ha espresso architetture monumentali che, per centinaia e centinaia di chilometri, attraversano i territori di buona parte del mondo. L’acqua è stata, dunque, il primo grande tema progettuale che ha influito sull’espansione e sulla crisi dei centri urbani ed è, oggi, il parametro per valutare l’efficacia di tutte le azioni volte a contrastare il cambiamento climatico: è il comportamento dell’acqua che decreta il successo o il fallimento delle strategie di forestazione urbana, di riduzione delle emissioni climalteranti, delle azioni di mitigazione e adattamento, arretrando dai litorali e bilanciando la sua presenza alle diverse latitudini.

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Carciofo Violetto di Bologna – Presidio Slow Food 2023

Carciofo Violetto di Bologna

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Carciofo Violetto di San Luca

Presidio Slow Food

Nella prima metà del secolo scorso il carciofo di San Luca era una delle coltivazioni principali sulle colline a sud di Bologna. I carciofi violetti sono molto diffusi anche nel territorio romagnolo, ma la coltivazione nei terreni argillosi della collina bolognese conferisce alla varietà di San Luca un sapore fresco, erbaceo con note che tendono alla radice di liquirizia. Grazie a queste caratteristiche, raccontano gli anziani, un tempo il carciofo di San Luca era apprezzato e conosciuto in tutta la regione e rappresentava una fonte di reddito importante per gli agricoltori locali.
Con lo spopolamento delle campagne degli anni’70 è iniziato anche l’abbandono di questa varietà.

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I carciofi di San Luca si mangiano freschi o appena lessati e conditi con olio extravergine e sale, ma possono anche essere messi sott’olio o trasformati in creme e patè. Anche i carducci, i polloni in eccesso che vengono staccati dalla pianta in autunno e all’inizio della primavera (con la “scarducciatura”), sono ingrediente di diversi trasformati.

DE.CO Bologna

La parte pregiata sono i capolini principali e secondari che vengono raccolti tra metà maggio e metà giugno; hanno dimensioni contenute e un caratteristico colore violetto. Il ciclo vitale della pianta inizia a settembre e arriva sino al luglio successivo. Il carciofo apprezza suoli argillosi con un buon drenaggio: i terreni devono essere mantenuti soffici e areati.

Impresa Agricola Rinaldi Graziano


La ROSA VARIEGATA di Bologna – Maggio 2023

Rosa variegata di Bologna

Una rosa rampicante di un bel colore rosa incarnato, molto profumata, ibridata a Bologna e chiamata “Garisenda”, vinse nel 1911 il primo premio alla Esposizione internazionale di floricoltura di Firenze. Portò onore e fama alla Società di Gaetano Bonfiglioli, avviata nel 1883 in via Galliera. Dal 1905 la ditta, passata dopo la morte dei fondatori Gaetano e Aristide nelle mani dei cinque figli di quest’ultimo, si era trasferita in località Alemanni e aveva aperto un negozio al dettaglio in via Indipendenza. 

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Caratteristiche


Gruppo di appartenenza ChinensisGruppo ornamentale Bourbons

Autore Massimiliano LodiAnno Prima del 1909

Luogo di Origine Italia

Altezza 180Larghezza 120

Portamento

Cespuglio

Tollera i suoli poveri SiAdatta ai contenitori: Si

Adatta alle siepi_ Si

Adatta alle aiuole _ Si

Colore Variegato

Forma del fiore Molto piena

Numero dei petali Più di 50

Profumo Si

Periodo di fioritura: Ripetuta o Ricorrente

Zona climatica 3-6

Malattie: Sensibile alla ticchiolatura

Stirpe di Terra


Descrizione
Fiori variegati con marcate striature porpora su un fondo bianco crema. Un cespuglio alto, vagamente rilassato. Adatto a formare gruppi insieme ad altri arbusti.

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Libri

Maggio è in genere considerato il mese consacrato a Maria Vergine, molto probabilmente perché è in questo periodo che fioriscono le rose, fiori comunemente associati alla figura della Madonna. Ma prima che la Vergine Maria divenisse la ‘Signora’ del mese, maggio (in latino Maius) era dedicato ad un’altra divinità di cui, difatti, conserva il nome, ossia la dea Maia. Maia era per i latini la divinità simbolo della fertilità e della rinascita; difatti è proprio in questo mese che si assiste alla completa rifioritura della natura, delle messi e della vegetazione in genere. Protettrice dei campi, la dea, figlia di Atlante, – secondo la mitologia greca – era considerata la madre del dio Ermes.

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Gli alberi da frutto a Primavera

Gli alberi da frutto e la Primavera

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Il pesco è una pianta che predilige climi freschi, temperati o piuttosto freddi. Il periodo della fioritura conferma esattamente questa predisposizione. Essa infatti avviene alla fine dell’inverno e prosegue fino a primavera inoltrata.

Ecco perché il pesco è una delle prime piante che vediamo fiorire nei campi, assieme al calicantus, la forsizia e altre piante invernali dalla fioritura precoce. Se a inizio primavera passate accanto a un filare di alberi di pesco, lo spettacolo per gli occhi è assicurato!

Per poter ottenere frutti, è indispensabile che la pianta abbia prodotto fiori; questi iniziano a prepararsi all’interno delle gemme fiorifere con molto anticipo, in genere tra l’estate e l’autunno precedenti all’anno di fioritura. Però nello stesso periodo sono presenti i frutti, che per crescere e maturare necessitano degli zuccheri prodotti dalle foglie con la fotosintesi clorofilliana e di altre sostanze nutritive assimilate, sostanze e zuccheri necessari anche per la formazione dei fiori all’interno delle gemme (la differenziazione a fiore)…..

Continua

ECCO PERCHÉ ALCUNE PIANTE DA FRUTTO NON PRODUCONO COSTANTEMENTE OGNI ANNO

FLORA REGIONE EMILIA ROMAGNA


Marzo 2023, Orto e campagna

Primavera e Fioriture

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Marzo 2023, Orto e campagna

Marzo 2023, Orto e campagna

Barbanera 2023

Mandorlo Giapponese

Stirpe di Terra

Cosa piantare

Marzo 2023


Balloni di erba medica – Zola Predosa (Bologna)

Balle di fieno


Orto 2022

Orto 2022

Orto 2022
Orto 2022
Orto 2023

Foliage? Fogliame di casa, Autunno magico

Fogliame d’autunno

Errore di recupero del file multimediale

Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie.

Ungaretti, Soldati

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