Vita in campagna _ Le Rose _ Maggio 2023

Vita in campagna - Maggio 2023

Tra maggio e madre esiste un nesso che sprofonda le sue origini nella protostoria. Risale agli antichi veneti il culto di una divinità femminile come personificazione della terra, dell’abbondanza e della fertilità richiamata dalla stagione
A maggio l’arrivo della primavera, che nei mesi precedenti era stato solo un leggero accenno, una promessa, diventa viva conferma. Il pulsare della vita ritorna con i suoi riti negli orti, nei campi e in ogni forma di natura con il verde brillante dell’ormai avviata stagione. L’aria si impregna di profumi veloci, nel senso che sono propri dei luoghi e cambiano in fretta come dal giardino al prato, dalla siepe all’aperto campo. Persino i suoni paiono avere la stessa forma accelerata di una stagione femminile che va di fretta, piena di un vociare all’aperto, nelle serate tiepide e distese del fioretto, ronzii di preghiere attorno agli altari. E’ il mese della madre e lo era anche prima che maggio diventasse il mese di Maria madre di Gesù.

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La ROSA VARIEGATA di Bologna – Maggio 2023

Rosa variegata di Bologna

Una rosa rampicante di un bel colore rosa incarnato, molto profumata, ibridata a Bologna e chiamata “Garisenda”, vinse nel 1911 il primo premio alla Esposizione internazionale di floricoltura di Firenze. Portò onore e fama alla Società di Gaetano Bonfiglioli, avviata nel 1883 in via Galliera. Dal 1905 la ditta, passata dopo la morte dei fondatori Gaetano e Aristide nelle mani dei cinque figli di quest’ultimo, si era trasferita in località Alemanni e aveva aperto un negozio al dettaglio in via Indipendenza. 

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Caratteristiche


Gruppo di appartenenza ChinensisGruppo ornamentale Bourbons

Autore Massimiliano LodiAnno Prima del 1909

Luogo di Origine Italia

Altezza 180Larghezza 120

Portamento

Cespuglio

Tollera i suoli poveri SiAdatta ai contenitori: Si

Adatta alle siepi_ Si

Adatta alle aiuole _ Si

Colore Variegato

Forma del fiore Molto piena

Numero dei petali Più di 50

Profumo Si

Periodo di fioritura: Ripetuta o Ricorrente

Zona climatica 3-6

Malattie: Sensibile alla ticchiolatura

Stirpe di Terra


Descrizione
Fiori variegati con marcate striature porpora su un fondo bianco crema. Un cespuglio alto, vagamente rilassato. Adatto a formare gruppi insieme ad altri arbusti.

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Libri

Maggio è in genere considerato il mese consacrato a Maria Vergine, molto probabilmente perché è in questo periodo che fioriscono le rose, fiori comunemente associati alla figura della Madonna. Ma prima che la Vergine Maria divenisse la ‘Signora’ del mese, maggio (in latino Maius) era dedicato ad un’altra divinità di cui, difatti, conserva il nome, ossia la dea Maia. Maia era per i latini la divinità simbolo della fertilità e della rinascita; difatti è proprio in questo mese che si assiste alla completa rifioritura della natura, delle messi e della vegetazione in genere. Protettrice dei campi, la dea, figlia di Atlante, – secondo la mitologia greca – era considerata la madre del dio Ermes.

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Gli alberi da frutto a Primavera

Gli alberi da frutto e la Primavera

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Il pesco è una pianta che predilige climi freschi, temperati o piuttosto freddi. Il periodo della fioritura conferma esattamente questa predisposizione. Essa infatti avviene alla fine dell’inverno e prosegue fino a primavera inoltrata.

Ecco perché il pesco è una delle prime piante che vediamo fiorire nei campi, assieme al calicantus, la forsizia e altre piante invernali dalla fioritura precoce. Se a inizio primavera passate accanto a un filare di alberi di pesco, lo spettacolo per gli occhi è assicurato!

Per poter ottenere frutti, è indispensabile che la pianta abbia prodotto fiori; questi iniziano a prepararsi all’interno delle gemme fiorifere con molto anticipo, in genere tra l’estate e l’autunno precedenti all’anno di fioritura. Però nello stesso periodo sono presenti i frutti, che per crescere e maturare necessitano degli zuccheri prodotti dalle foglie con la fotosintesi clorofilliana e di altre sostanze nutritive assimilate, sostanze e zuccheri necessari anche per la formazione dei fiori all’interno delle gemme (la differenziazione a fiore)…..

Continua

ECCO PERCHÉ ALCUNE PIANTE DA FRUTTO NON PRODUCONO COSTANTEMENTE OGNI ANNO

FLORA REGIONE EMILIA ROMAGNA


Marzo 2023, Orto e campagna

Primavera e Fioriture

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Marzo 2023, Orto e campagna

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Barbanera 2023

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Cosa piantare

Marzo 2023


Foliage 2022, Vita in Campagna

Autunno, Fogliame Novembre 2022

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Novembre 2022

Le foglie di molte specie di piante cadono in autunno (per questo motivo piante definite «caducifoglie») per un preciso scopo, ovvero come meccanismo di difesa contro il gelo invernale che ne distruggerebbe le tenere cellule. Il distacco è un meccanismo che interessa le pareti cellulari della zona che si trova tra il ramo e il picciolo fogliare. Il tessuto di separazione che si forma è uno strato di cellule originate dal deposito di apposite sostanze, le suberine, che formano un piccolo strato di sughero.

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Balloni di erba medica – Zola Predosa (Bologna)

Balle di fieno


Erba medica, papaveri e querce

Campo, Erba Medica, Alberi

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Erba medica, papaveri e querce

Quercia in vaso

La storia della quercia

Erba medica e Papaveri

L’erba medica è stata chiamata la “regina delle foraggere”, definizione certamente meritata.
Si è generalmente d’accordo nel ritenere l’Asia Sud occidentale come il più probabile centro di origine dell’erba medica e la sua coltivazione come pianta da foraggio può essere fatta risalire ad oltre 2000 anni fa. Essa era infatti conosciuta da Greci e Romani.
Principale centro di diffusione della sua più recente espansione sarebbe stata la Spagna, dove pare fosse stata reimpostata dagli Arabi agli inizi dell’VIII secolo.
Si stima che l’area totale coltivata a medica sia approssimativamente di 15 milioni di ettari.
In Italia è coltivata in Emilia Romagna, (più della metà della superficie totale italiana), segue la Lombardia, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Toscana, Veneto e Campania.

Varietà e utilizzazione

La coltura plurisecolare dell’erba medica in ambienti variamente caratterizzati dal punto di vista podologico, climatico e fitosanitario e l’impiego ripetuto dal seme ottenuto in loco aveva col tempo determinato la formazione di ecotipi, dotati di caratteristiche assai apprezzabili di adattamento e di produttività.
Recentemente sono state costituite, seguendo metodi di selezione diversi, varietà migliorate, che presentano particolari pregi di produttività, di resistenza alle avversità, di durata, di rapidità di ributto dopo i tagli.
Dal 2000 il commercio di semi di erba medica è limitato alle varietà selezionate, con esclusione degli ecotipi.
Nell’anno di semina la produzione è scarsa. La piena produttività si raggiunge nell’anno successivo alla semina, al 3° anno la produzione comincia a declinare per progressivo diradamento. Al momento in cui si scende sotto le 100 piante a metro quadro il medicaio deve essere rotto perché la sua resa è compromessa.
Nel corso dell’anno il medicaio fornisce il suo prodotto, l’erba, in parecchi tagli: da un minimo di 2, nel caso di clima e terreno aridi, a 4-5 in condizione irrigua o di notevole freschezza; casi limite si hanno nelle colture irrigue delle zone subtropicali (oasi dei deserti) dove il medicaio, vegetando tutto l’anno, dà fino a 10-12 tagli di erba molto giovane.
Lo stadio vegetativo ottimale per il taglio è a fioritura iniziata da qualche giorno.

Erba medica e papaveri


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Orto 2022

Orto 2022

Orto 2022
Orto 2022
Orto 2023

Potatura e legatura della vite con i salici – Febbraio 2022

#Potatura e #legatura della #vite con i salici

Vite in campo

Legatura

legare le viti


Una volta terminata la potatura, corta o lunga che sia, è necessario ancorare la vite ai supporti dell’impianto (tutori, pali, fili) mediante opportune legature per evitare che il vento forte possa spezzare la pianta e per agevolare la vite nel mantenere la forma di allevamento scelta. È importante che la legatura sia quanto più possibile aderente al palo/tutore e che sia “dolce”, ovvero non troppo stretta (per evitare che la sfregatura possa danneggiare il legno) e senza strozzature. La legatura può essere effettuata con diversi materiali: plastica, rafia, biodegradabile ed altri. Per ovvii motivi ambientali, ma anche estetici, è preferibile utilizzare fili biodegradabili, al massimo la rafia, escludendo del tutto l’uso della plastica. Ma la scelta ecosostenibile per eccellenza è un’altra ed è rappresentata dal ramo di salice in quanto biologico e biodegradabile, ma anche sicuro in quanto, essendo vegetale, avvolge dolcemente la pianta senza provocarle danni di alcun tipo.

Il filare

La legatura

A novembre i contadini raccoglievano i rami rossi dei salici (i cosiddetti stropari) piantati lungo i fossi di drenaggio e la sera, dopo cena, ci si sedeva in casa e si faceva una cernita: da una parte la stropa, il corpo centrale del ramo, grosso e flessibile, dall’altra i stropeini, i rametti sottili che partivano dalla stropa. Successivamente si andava nel vigneto e si usavano i stropeini per legare i tralci della vite ai fili di ferro, mentre la stropa veniva impiegata per legare il fusto. La vite infatti è una pianta rampicante, e se non viene addomesticata cresce storta.

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La potatura e legatura Azienda Agricola Rinaldi Graziano