Carciofo Violetto di Bologna – Presidio Slow Food 2023

Carciofo Violetto di Bologna

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Carciofo Violetto di San Luca

Presidio Slow Food

Nella prima metà del secolo scorso il carciofo di San Luca era una delle coltivazioni principali sulle colline a sud di Bologna. I carciofi violetti sono molto diffusi anche nel territorio romagnolo, ma la coltivazione nei terreni argillosi della collina bolognese conferisce alla varietà di San Luca un sapore fresco, erbaceo con note che tendono alla radice di liquirizia. Grazie a queste caratteristiche, raccontano gli anziani, un tempo il carciofo di San Luca era apprezzato e conosciuto in tutta la regione e rappresentava una fonte di reddito importante per gli agricoltori locali.
Con lo spopolamento delle campagne degli anni’70 è iniziato anche l’abbandono di questa varietà.

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I carciofi di San Luca si mangiano freschi o appena lessati e conditi con olio extravergine e sale, ma possono anche essere messi sott’olio o trasformati in creme e patè. Anche i carducci, i polloni in eccesso che vengono staccati dalla pianta in autunno e all’inizio della primavera (con la “scarducciatura”), sono ingrediente di diversi trasformati.

DE.CO Bologna

La parte pregiata sono i capolini principali e secondari che vengono raccolti tra metà maggio e metà giugno; hanno dimensioni contenute e un caratteristico colore violetto. Il ciclo vitale della pianta inizia a settembre e arriva sino al luglio successivo. Il carciofo apprezza suoli argillosi con un buon drenaggio: i terreni devono essere mantenuti soffici e areati.

Impresa Agricola Rinaldi Graziano


Marzo 2023, Orto e campagna

Primavera e Fioriture

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Marzo 2023, Orto e campagna

Marzo 2023, Orto e campagna

Barbanera 2023

Mandorlo Giapponese

Stirpe di Terra

Cosa piantare

Marzo 2023


Erba medica, papaveri e querce

Campo, Erba Medica, Alberi

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Erba medica, papaveri e querce

Quercia in vaso

La storia della quercia

Erba medica e Papaveri

L’erba medica è stata chiamata la “regina delle foraggere”, definizione certamente meritata.
Si è generalmente d’accordo nel ritenere l’Asia Sud occidentale come il più probabile centro di origine dell’erba medica e la sua coltivazione come pianta da foraggio può essere fatta risalire ad oltre 2000 anni fa. Essa era infatti conosciuta da Greci e Romani.
Principale centro di diffusione della sua più recente espansione sarebbe stata la Spagna, dove pare fosse stata reimpostata dagli Arabi agli inizi dell’VIII secolo.
Si stima che l’area totale coltivata a medica sia approssimativamente di 15 milioni di ettari.
In Italia è coltivata in Emilia Romagna, (più della metà della superficie totale italiana), segue la Lombardia, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Toscana, Veneto e Campania.

Varietà e utilizzazione

La coltura plurisecolare dell’erba medica in ambienti variamente caratterizzati dal punto di vista podologico, climatico e fitosanitario e l’impiego ripetuto dal seme ottenuto in loco aveva col tempo determinato la formazione di ecotipi, dotati di caratteristiche assai apprezzabili di adattamento e di produttività.
Recentemente sono state costituite, seguendo metodi di selezione diversi, varietà migliorate, che presentano particolari pregi di produttività, di resistenza alle avversità, di durata, di rapidità di ributto dopo i tagli.
Dal 2000 il commercio di semi di erba medica è limitato alle varietà selezionate, con esclusione degli ecotipi.
Nell’anno di semina la produzione è scarsa. La piena produttività si raggiunge nell’anno successivo alla semina, al 3° anno la produzione comincia a declinare per progressivo diradamento. Al momento in cui si scende sotto le 100 piante a metro quadro il medicaio deve essere rotto perché la sua resa è compromessa.
Nel corso dell’anno il medicaio fornisce il suo prodotto, l’erba, in parecchi tagli: da un minimo di 2, nel caso di clima e terreno aridi, a 4-5 in condizione irrigua o di notevole freschezza; casi limite si hanno nelle colture irrigue delle zone subtropicali (oasi dei deserti) dove il medicaio, vegetando tutto l’anno, dà fino a 10-12 tagli di erba molto giovane.
Lo stadio vegetativo ottimale per il taglio è a fioritura iniziata da qualche giorno.

Erba medica e papaveri


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Orto 2022

Orto 2022

Orto 2022
Orto 2022
Orto 2023

Balle di Fieno – Giugno

Giugno 2021 – Balle di Fieno e Orto

25 Giugno 2021

Farmlife – June – Balle di Fieno

Le balle di fieno

Le balle di fieno, composte da erba essiccata, vengono raccolte e immagazzinata ai fini di alimentare animali da allevamento, in particolare bovini, equini, caprini e ovini.

Anche piccoli animali domestici come conigli e piccoli roditori possono mangiare fieno.
Soprattutto per i conigli l’alimentazione corretta è a base di fieno, senza cereali, pane, pellets o quant’altro.
Il fieno per i conigli rappresenta l’alimento principe, importante anche per mantenere una corretta masticazione, consumando i denti ed evitando problemi di malocclusione.
Sconsigliato invece per i suini, che non digeriscono bene le fibre vegetali della pianta.

Il fieno viene usato come alimento anche quando non ci sono abbastanza pascoli a disposizione, a causa delle condizioni climatiche avverse, come in inverno oppure dove sono carenti i pascoli disponibili come nelle zone a coltivazione agricoltura intensiva.

Il fieno viene tagliato e raccolto più volte nel corso dell’anno.
A seconda del periodo in cui avviene questa operazione, prende nomi diversi:

  • fieno di primo taglio, meno pregiato
  • fieno di secondo taglio, quello più pregiato
  • fieno di terzo taglio è invece quello con qualità nutritive inferiori.
Stirpe di Terra _ Rinaldi Graziano


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Orto di Maggio 2021 Pomodori, Melanzane, Fagiolini, Bietole….Semenzaio

Orto a Maggio

Calendario dei trapianti di Maggio

Il mese di maggio è molto impegnativo per l’orticoltore, si cominciano a raccogliere molti ortaggi: gli asparagi sono al loro culmine, vi sono poi le bietole, le carote, i primi cetrioli, la cicoria da taglio, cipolla bianca, pisello, fava, ravanello. Nelle serre sono già pronti i fagiolini, lattughe, melanzane, pomodori e zucchine. Molte aromatiche sono poi nel loro pieno sviluppo. In questo periodo bisogna prestare attenzione regolarmente alle nostre piante: monitoriamo la presenza di parassiti, marciumi, crittogame o se si manifestino delle carenze. Questa abitudine ci aiuterà ad intervenire prontamente riducendo i danni al minimo.

Orto mese di Maggio

L’orto della Selva Armoniosa

I musei del cibo nel parmense, il pomodoro

Coltivazione idroponica del pomodoro

Idroponica

PER IL SOCIALE

La produzione in locali protetti garantisce salubrità del prodotto 365 giorni all’anno, non si impoveriscono i terreni e si utilizza meno terreno per le coltivazioni rispettando così le oasi naturali del territorio limitrofo. Per produrre le stesse quantità prodotte in 12 ha di serre ci sarebbe bisogno di 40 ha di terreno a cui si dovrebbero aggiungere altri 80 ha per le doverose rotazioni colturali. Si è rivitalizzata inoltre una zona a bassa necessità di manodopera creando posti di lavoro fissi (non stagionali) e indotto per attività ricettive ed aziende terze per le necessarie manutenzioni.

TRASFERIBILITÀ/REPLICABILITÀ DELL’INNOVAZIONE

Il processo è ripetibile e replicabile nei terreni limitrofi alle centrali di biogas di proprietà. Ogni centrale può potenzialmente generare calore per un determinato numero di ha di serre. Avendo 23 centrali biogas è possibile replicare il processo in altri 21 siti in Italia (2 già attivi, Crevalcore ed Ostellato).

Scelgo un video prediligendo l’Imprenditoria Femminile

Orto – Aprile 2021

Orto in Aprile – 2021

Le semine di Aprile

1 Aprile 2021 – Giornata con 23 Gradi
17 Aprile 2021 – Giornata fredda 12 gradi

Il Fico si sta formando, come è quando si pianta il fico


Cosa seminare ad aprile

Ad aprile è possibile iniziare la semina di tutti gli ortaggi che vorremmo raccogliere nel corso dei mesi estivi, anche nelle regioni solitamente dal clima meno mite, in cui la semina degli stessi all’aperto risultava sconsigliata nel mese di marzo. Ecco dunque giunto il momento di seminare pomodori, zucchine, melanzane e peperoni e di seminare o trapiantare le aromatiche, con particolare riferimento a prezzemolo e basilico. Dedicatevi inoltre alla semina di rucola a foglia larga o selvaticalattughe e lattughino, in vista della preparazione di piatti freschi e salutari nei prossimi mesi.


I lavori nell’orto secondo il calendario lunare

Luna crescente

La luna crescente è considerata il momento ideale per la semina di basilico, angurie, meloni, melanzane, peperoni, pomodori e zucchine, oltre che di carote e cetrioli. Nei giorni di luna crescente occupatevi di trapiantare lattuga, indivia, sedano, porri, fave e fagioli che avevate seminato al riparo in precedenza. Tra le erbe aromatiche potrete seminare in luna crescente salvia, timo, origano, coriandolo e erba cipollina. Se desiderate raccoglier erbe aromatiche e officinali da essiccare, dedicatevi a alloro, origano, prezzemolo, rosmarino, calendula, malva, tarassaco e timo.

La luna sarà crescente dal 13 al 26 aprile. Luna 🌒


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Passata (Salsa) di Pomodoro, Stirpe di Terra

Passata (salsa) di pomodoro, Orto di casa

Pomodori bolliti, produzione dell’Orto, secondo giro
Passata di pomodoro, Paiolo in Rame