Stirpe di Terra – La Selva Armoniosa

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Mantide e Farfalla

Mantide e Farfalla

La muta della Mantide

La Muta

La Mantide Religiosa Mito e Leggenda

Mantis religiosa
Partiamo dal nome. La mantide religiosa viene chiamata così perché la sua postura ricorda quella di chi è in un atteggiamento di preghiera. “Mantis”, infatti, in greco significa profeta e fa proprio riferimento alla posizione di riposo che assumono le zampe anteriori dell’insetto che, evolute per predare, sembrano delle pinze. Sono anche dette “reptanti”, conformate, appunto, per facilitare la cattura e il trattenimento delle prede, anche grazie a una serie di spine.

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Podalirio

IMPARIAMO A CONOSCERE LE FARFALLE
L’elegante volo del podalirio
L’elegante volo del podalirioFoto: Gianluca Ferretti
Fondazione Lombardia per l’Ambiente Fondazione Lombardia per l’Ambiente 18 Mag 2018

Nome comune: Podalirio
Nome scientifico: Iphiclides podalirius
(Linnaeus, 1758)

Chi è
Il podalirio è un’elegante farfalla diurna appartenente alla Famiglia dei Papilionidae. Simile al macaone anche nelle dimensioni, possiede infatti un’apertura alare compresa tra i 64-90 mm; si differenzia principalmente per la lunghezza delle caratteristiche appendici caudali, notevolmente sviluppate. Le ali posteriori hanno due macchie oculari arancioni e azzurre ben visibili, utilizzate a scopo difensivo. La livrea è giallo pallida e le ali anteriori posseggono sei inconfondibili striature nere o bruno-nerastre. La livrea della femmina è identica a quella del maschio, mentre le dimensioni sono spesso maggiori.

LA DIMENSIONE CONTEMPLATIVA DELLA VITA «Solitamente quando pensiamo alla dimensione contemplativa della vita pensiamo alla fuga dal mondo, ma non è questo bensì, per me, è immersione nel mondo, portare il mondo dentro di te, vedere le contraddizioni di cui il mondo è impastato ed è fatto, sentirle, anche patirle, e credere nella speranza che la tesi, ovvero l’affermazione del bene, della giustizia, della relazione, della solidarietà e così via sia, almeno per quanto concerne il piccolo pezzo di mondo che sono io, più forte dell’antitesi, cioè dell’ingiustizia, del non senso, dell’assurdo, della cattiveria e così via.  Questa è la dimensione contemplativa della vita che si declina nel ritirarsi nella propria stanza a coltivare la speranza, ma poi soprattutto vivere ogni giorno a favore della tesi. Quindi la dimensione contemplativa non consiste solamente nel ritirarsi, cosa che devo fare, ma è soprattutto credere ed alimentare la speranza, accendere la “fiamma” della tesi, e lo posso fare solo quando sono a contatto con la vita concreta e reale di tutti giorni». #VitoMancuso

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