Le balle di fieno, composte da erba essiccata, vengono raccolte e immagazzinata ai fini di alimentare animali da allevamento, in particolare bovini, equini, caprini e ovini.
Anche piccoli animali domestici come conigli e piccoli roditori possono mangiare fieno. Soprattutto per i conigli l’alimentazione corretta è a base di fieno, senza cereali, pane, pellets o quant’altro. Il fieno per i conigli rappresenta l’alimento principe, importante anche per mantenere una corretta masticazione, consumando i denti ed evitando problemi di malocclusione. Sconsigliato invece per i suini, che non digeriscono bene le fibre vegetali della pianta.
Il fieno viene usato come alimento anche quando non ci sono abbastanza pascoli a disposizione, a causa delle condizioni climatiche avverse, come in inverno oppure dove sono carenti i pascoli disponibili come nelle zone a coltivazione agricoltura intensiva.
Il fieno viene tagliato e raccolto più volte nel corso dell’anno. A seconda del periodo in cui avviene questa operazione, prende nomi diversi:
fieno di primo taglio, meno pregiato
fieno di secondo taglio, quello più pregiato
fieno di terzo taglio è invece quello con qualità nutritive inferiori.
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Il mese di maggio è molto impegnativo per l’orticoltore, si cominciano a raccogliere molti ortaggi: gli asparagi sono al loro culmine, vi sono poi le bietole, le carote, i primi cetrioli, la cicoria da taglio, cipolla bianca, pisello, fava, ravanello. Nelle serre sono già pronti i fagiolini, lattughe, melanzane, pomodori e zucchine. Molte aromatiche sono poi nel loro pieno sviluppo. In questo periodo bisogna prestare attenzione regolarmente alle nostre piante: monitoriamo la presenza di parassiti, marciumi, crittogame o se si manifestino delle carenze. Questa abitudine ci aiuterà ad intervenire prontamente riducendo i danni al minimo.
La produzione in locali protetti garantisce salubrità del prodotto 365 giorni all’anno, non si impoveriscono i terreni e si utilizza meno terreno per le coltivazioni rispettando così le oasi naturali del territorio limitrofo. Per produrre le stesse quantità prodotte in 12 ha di serre ci sarebbe bisogno di 40 ha di terreno a cui si dovrebbero aggiungere altri 80 ha per le doverose rotazioni colturali. Si è rivitalizzata inoltre una zona a bassa necessità di manodopera creando posti di lavoro fissi (non stagionali) e indotto per attività ricettive ed aziende terze per le necessarie manutenzioni.
TRASFERIBILITÀ/REPLICABILITÀ DELL’INNOVAZIONE
Il processo è ripetibile e replicabile nei terreni limitrofi alle centrali di biogas di proprietà. Ogni centrale può potenzialmente generare calore per un determinato numero di ha di serre. Avendo 23 centrali biogas è possibile replicare il processo in altri 21 siti in Italia (2 già attivi, Crevalcore ed Ostellato).
Scelgo un video prediligendo l’Imprenditoria Femminile
Ad aprile è possibile iniziare la semina di tutti gli ortaggi che vorremmo raccogliere nel corso dei mesi estivi, anche nelle regioni solitamente dal clima meno mite, in cui la semina degli stessi all’aperto risultava sconsigliata nel mese di marzo. Ecco dunque giunto il momento di seminare pomodori, zucchine, melanzane e peperoni e di seminare o trapiantare le aromatiche, con particolare riferimento a prezzemolo e basilico. Dedicatevi inoltre alla semina di rucola a foglia larga o selvatica, lattughe e lattughino, in vista della preparazione di piatti freschi e salutari nei prossimi mesi.
La luna crescente è considerata il momento ideale per la semina di basilico, angurie, meloni, melanzane, peperoni, pomodori e zucchine, oltre che di carote e cetrioli. Nei giorni di luna crescente occupatevi di trapiantare lattuga, indivia, sedano, porri, fave e fagioli che avevate seminato al riparo in precedenza. Tra le erbe aromatiche potrete seminare in luna crescente salvia, timo, origano, coriandolo e erba cipollina. Se desiderate raccoglier erbe aromatiche e officinali da essiccare, dedicatevi a alloro, origano, prezzemolo, rosmarino, calendula, malva, tarassaco e timo.
La luna sarà crescente dal 13 al 26 aprile. Luna 🌒
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In questo periodo, più di altri, si legge spesso di quanto siano fortunate quelle persone che possono disporre di un #orto e una casa in campagna, con il relativo podere, #ImpresaAgricola. Ed è vero è cosi, confermo. Ma quello che non è sopportabile è la solita baggianata delle verdure che almeno si possono avere sempre fresche a disposizione nel proprio orto a terra. Le #verdure non crescono di notte, con pomodori e melanzane non hai raccolta prima di 100, 120 giorni …dopo che la #quarantena sarà finita probabilmente. Morale, ancora una volta, si dimostra, che la maggior parte della gente non ha la minima relazione con la dimensione dell’attesa, del tempo necessario, della cura e della perseveranza #iorestoacasa . Questo sta accadendo, che i bulimici di ogni cosa subito e del ci deve essere sempre quello che voglio, non riescono a fermarsi e ad interrogarsi su quello che sanno di vero, di quello che vogliono e pretendono. #agricoltura